Esame sospeso Esame sospeso

Il 17 giugno sarà il primo giorno dell’esame di stato dell’anno della pandemia. 460 mila studenti chiamati a sostenere un’unica prova orale di fronte a sei docenti interni e un presidente esterno. Ragazze e ragazzi che hanno sospeso l’adolescenza per tre mesi e sacrificato i rituali di un passaggio cruciale come la maturità. Abbiamo chiesto loro di raccontarsi e raccontare, di descrivere solitudini, fragilità, incertezze e paure. Ma anche la grande forza, la tenacia e il rispetto che hanno dimostrato da Marzo a oggi Il 17 giugno per 500 mila studenti inizia l’esame di stato dell’anno della pandemia.L’Espresso racconta i diciottenni in un viaggio di parole, immagini, suoni e un reportage tra gli studenti della zona rossa
di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi

“Io qui dentro ci vedo le loro facce”

La Preside dell’Istituto tecnico Einaudi di Chiari (Brescia), Vittorina Ferrari ha organizzato gli spazi della maturità dell’anno Covid per i più di trecento studenti chiamati alla prova orale questa settimana. Distanziamento fisico, sanificazione, termoscanner per tutti. All’esterno delle aule dell’Istituto Einaudi si vedono le serre, i vigneti e gli alberi da frutto, parte delle attività e dei laboratori dell’indirizzo agrario. “Abbiamo perso il 30% degli studenti con la didattica a distanza”, dice la Preside. “Deve essere la nostra priorità a Settembre: recuperare chi si è smarrito perché ha avuto meno possibilità degli altri”. Come Hassen, maturando dell’anno della pandemia, che senza la scuola si è sentito un naufrago in mare aperto

Maria Elisa, che ha accudito i genitori

Maria Elisa ha diciotto anni, anche per lei questo è l'anno della maturità. Ma è anche l'anno in cui per settimane, Maria Elisa, si è presa cura dei suoi genitori, nell'altra stanza, contagiati dal Covid19. Madre e padre attaccati all'ossigeno, una sorella di undici anni da proteggere e la spensieratezza dell'adolescenza che scivola via

Francesca, maturanda della zona rossa

Francesca frequenta il quinto anno dell’Istituto Luigi Einaudi di Chiari, a Brescia. In meno di due settimane, a Marzo, ha perso le due nonne a causa dell’epidemia di Covid19. Non ha potuto visitarle in ospedale, non ha potuto celebrare il congedo con un funerale. “Non riesco ancora a descrivere questo dolore” – dice portando fiori sulle lapidi al cimitero “quando bussano alla porta penso che siano loro”. Anche per Francesca si avvicina la prova della maturità. Oggi quando pensa alla scuola la descrive come una seconda famiglia. La didattica a distanza è stata questo per lei in questi mesi, più dei programmi scolastici, è stata la voce di una professoressa che ti chiama su Zoom per chiedere: “Francesca, come stai?”

Pensieri, poesie e disegni

Cosa è stato l'isolamento per i diciottenni della zona rossa? Le studentesse e gli studenti di Brescia (Ist. Einaudi) e Bergamo (Liceo Secco Suardo) l'hanno raccontato così. Con illustrazioni e lettere, diari e un copione teatrale: “La solitudine”

Lettera 1
Lettera 2
Lettera 3
Lettera 4
Lettera 5
Lettera 6
Lettera 7
Lettera 8
Lettera 9

Audiolettere della capsula temporale

Come racconteresti l’isolamento a un essere umano del futuro? Abbiamo chiesto agli studenti dell’Istituto Tecnico ITC di Vittorio, ITI Lattanzio, di Roma di immaginare di incidere una lettera da riporre in una capsula temporale per descrivere a chi vivrà in un futuro lontanissimo da questa epidemia, cosa sia stato essere ragazzo, studente, maturando, nell’anno del Covid. Le ragazze e i ragazzi hanno risposto così. “Caro essere umano del futuro, ti scrivo dall’anno zero dell’era pandemica…”

CARO ESSERE UMANO DEL FUTURO...

L'ultimo suono della campanella, la camera che diventa il dentro e il fuori, diventa lezione e famiglia, i genitori in prima linea negli ospedali tra i contagiati, le perdite, la distanza da amici e amori e un silenzio che li avvolge, tutti, i ragazzi dell'anno scolastico della pandemia.L'hanno raccontato così, per voci e suoni

MI SENTITE?

Come cambia lo spazio quando diventa costrizione, condivisione forzata? E come cambia il rapporto di un adolescente con la sua famiglia in tre mesi di isolamento? Abbiamo chiesto alle ragazze e ai ragazzi di raccontarsi con dei video, e poi, alla fine del lockdown li abbiamo raggiunti con le nostre telecamere. Qui i loro racconti, tra lettere aperte e composizioni al pianoforte

In una scuola di Chiari

A Chiari, Brescia, l’Istituto Luigi Einaudi è frequentato da 1936 studenti. Indirizzo amministrativo o informatico, socio sanitario, c’è chi studia le tecnologie del legno e chi il marketing. I ragazzi e le ragazze dell’indirizzo agrario curano la serra, le piante e i fiori. Producono miele, coltivano verdure. “La natura non si ferma” dice la preside Vittorina Ferrari “in queste piante vedo i volti dei ragazzi”. A fine maggio, mentre preparava le aule per l’esame di maturità, la preside Ferrari ha eccezionalmente riaperto le porte della scuola a una classe del laboratorio teatrale e alle camere de L’Espresso. I ragazzi hanno potuto salutarsi di nuovo, dopo mesi di isolamento, e salutare l’anno scolastico

Francesca davanti alla tomba di una delle due nonne morte a Marzo 2020, Brescia / Alessio Romenzi
La bacheca dei ricordi in camera di Mara, Brescia / Alessio Romenzi
Mara nella sua camera da letto, Brescia / Alessio Romenzi
Disegno fatto dagli alunni sulla lavagna di un'aula dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
La professoressa Ilaria parla con le sue alunne davanti l'ingresso dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
Uno dei corridoi dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
Un'aula dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
Vista esterna di una sezione dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
Un tavolo da disegno all'ingresso dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
Un'aula dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
La professoressa Valeria davanti l'ingresso dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
La professoressa Ilaria davanti l'ingresso dell'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari, Brescia / Alessio Romenzi
Hassen 18anni, frequenta l'Istituto Agrario Luigi Einaudi di Chiari. Racconta di sentirsi perso senza scuola e che si, ha avuto il tablet ma non aveva soldi per i giga, Brescia / Alessio Romenzi

Progetto grafico Stefano Cipolla, montaggio video Antonella Vincenzi,
sviluppo Daniele Testa, coordinamento editoriale Annalisa D'Aprile e Chiara Nardinocchi, immagini Roma di Sirio Timossi

A cura di Gedi Visual