Dal 19 al 22 luglio 2001 i leader dei paesi più industrializzati al mondo si incontrarono a Genova. E centinaia di migliaia di persone da tutto il pianeta arrivarono nel capoluogo ligure per chiedere agli “otto grandi” una globalizzazione più equa e sostenibile. Sono passati vent’anni dalle giornate del G8: torniamo nelle strade di Genova con i giornalisti che le raccontarono, i manifestanti che le hanno vissute nei cortei, i magistrati che hanno indagato nei processi, i rappresentanti delle forze dell’ordine. Cosa rimane di quella esperienza? Gli scontri, certo, le violenze, pagine tragiche e buie della nostra storia. Ma anche le proposte portate in piazza, i dibattiti, le discussioni di chi credeva che "un altro mondo" fosse possibile. Dove sono finite oggi quelle idee? Il nostro è un ritorno a Genova per ricordare, ma anche per capire cosa è rimasto, cosa è successo in questi venti anni
Palazzo Ducale
La tensione prima del G8. Pericu: “A Genova idee, non solo scontri”
Palazzo Ducale ospitò gli incontri dei leader politici più importanti del pianeta: in quelle sale l’allora sindaco di Genova Giuseppe Pericu ripercorre i mesi di tensione crescente, ma anche di dibattiti, che portarono all’appuntamento di luglio in una città blindata
Punta Vagno
Il Public Forum: “Lavoro, ecologia, salute: le nostre sfide pericolose”
Attivisti e intellettuali di tutto il mondo si incontrarono per una settimana per parlare di cancellazione del debito dei paesi poveri, lavoro precario, privatizzazione della salute e dei beni pubblici. Quei temi e quelle proposte sono ancora attuali?
Stadio Carlini
Nello stadio delle “tute bianche”: chi erano (e dove sono ora) i disobbedienti
Nel punto di ritrovo delle “tute bianche” che qui dormirono, fecero assemblee e partirono per i cortei. Cosa resta delle loro idee? E dove sono leader e simpatizzanti, da Casarini a Tsipras? Con gli interventi di Beppe Caccia e Giovanni Favia
Piazza Sarzano
Il corteo dei migranti: “La scoperta: eravamo un movimento globale”
In questa piazza è partito giovedì 19 luglio il primo grande corteo no global di quei giorni: quello per i diritti dei migranti. Da qui ci spostiamo nella sede della Comunità di San Benedetto per sfogliare l’agenda di Don Andrea Gallo: cosa scriveva in quei giorni?
Piazza Paolo da Novi
I Black Bloc “rubano” la piazza dei Cobas: violenza al posto delle proposte
Piero Bernocchi, leader dei Cobas, torna per la prima volta dal 2001 nella piazza tematica che era stata assegnata ai sindacati di base. Venerdì 20 luglio però qui arrivarono i Black Bloc: cominciano le violenze
Via Tolemaide
La manifestante: “Una nube infinita di lacrimogeni, poi vidi i primi feriti”
Venerdì 20 luglio il corteo delle tute bianche viene caricato in via Tolemaide: partono ore di guerriglia che avranno esiti drammatici. Laura Tartarini, avvocato, nel 2001 manifestava con i disobbedienti
Piazza Alimonda
La tragedia di Carlo Giuliani. Il padre: “La mia ricerca della verità”
In piazza Alimonda le manifestazioni contro il G8 non sarebbero dovute arrivare. Qui si consuma il momento più tragico: la morte di Carlo Giuliani. Il padre, Giuliano Giuliani, racconta il punto di vista della sua famiglia, che non crede alle verità ufficiali
Corso Italia
Il paradosso dell’ultimo grande corteo: quelle idee “bastonate” nel 2001 ma attuali nel 2021
Tobin Tax, aiuto ai paesi in via di sviluppo, l’ambientalismo di Julia Butterfly Hill, questioni di genere: sabato 21 luglio 300mila persone portano sul lungomare temi che sarebbero negli anni entrati nell’agenda politica, ma a un prezzo molto alto
Il segretario Silp Cgil: “Andavano accertate responsabilità di sistema”
Daniele Tissone, segretario generale Silp (Sindacato italiano lavoratori polizia) Cgil, era a Genova nella Polstrada nei giorni del G8. La sua analisi di quell’esperienza e dei diversi approcci in occasione di manifestazioni di piazza
Scuola Diaz
“Non lavate questo sangue”
Entriamo nella palestra della scuola Diaz per ripercorrere l’irruzione della polizia nella notte tra il 21 e il 22 luglio. Le forze dell’ordine trovano ragazze e ragazzi, attivisti, giornalisti: vengono tutti picchiati con ferocia
Il pm Zucca: “In quei giorni tortura e falsificazione delle prove”
Il magistrato Enrico Zucca era il pm del processo Diaz. Lo incontriamo nell’aula del tribunale di Genova dove quel processo si svolse. Dopo la giustizia italiana arrivò a Corte europea dei diritti dell’uomo. “Ma resta – dice Zucca – un interrogativo inquietante”
Il questore Salvo: “Il G8 ha lasciato in me un segno pesantissimo. Oggi nuove strategie”
Sebastiano Salvo, oggi questore di Asti, genovese, nel 2001 era vicequestore a Genova, addetto all’ordine pubblico. Ricorda quei giorni e ripercorre l’autocritica e il percorso fatto da allora dalla polizia nella gestione dell’ordine pubblico
Il regista Vicari: “Se la democrazia rinuncia a se stessa: un film testimonianza”
“La sospensione dei diritti delle persone fa ormai parte delle nostre vite e non ce ne siamo resi conto”. Daniele Vicari ha realizzato nel 2012 il film “Diaz – Don’t clean up this blood”: “Ma ascoltando le vittime ho pensato di non farcela”
Scuola Pascoli
Vittorio Agnoletto: “La storia ci ha dato ragione. Purtroppo.”
Queste aule erano la sede del Genoa Social Forum. Agnoletto, medico e docente, ne era il portavoce: vent’anni dopo fa un bilancio: “Già gli interventi di apertura del forum del 16 luglio anticipavano la crisi economica del 2008 e quella climatica”
Caserma Bolzaneto
I pm: “Le indagini: poca collaborazione e tanta incredulità”
Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati sono i pm che hanno condotto l’inchiesta su quanto accaduto all’interno della caserma Nino Bixio di Bolzaneto, dove centinaia di fermati furono picchiati e umiliati per ore: “Fu tortura”