Elezioni Quirinale 2022

Il
Tredicesimo
colle

IL SIMULATORE

I I numeri sono tutto. Lo sanno i parlamentari, che ad ogni scrutinio si attrezzano di foglio e penna per segnare i voti dell’uno o dell’altro candidato, per far scattare l’applauso al momento giusto, superata la maggioranza necessaria. Ma lo sanno soprattutto i leader che al voto per il Quirinale si devono preparare. Chi ha i voti? Chi può garantirli, nel segreto del catafalco? Come dimostrare che si controlla un pacchetto di voti? in quante correnti sono divisi certi partiti o certi gruppi parlamentari, e cosa succede se una quota di voti cambia cavallo? I numeri sono tutto. Noi abbiamo voluto simulare, a bocce ferme, le maggioranze possibili per i 12 candidati che prendiamo in considerazione in questo speciale.

Il simulatore che trovate qui di seguito vi mostrerà i numeri a sostegno di questo o quel candidato, per quanto è stato possibile ricostruirli. Certo, ogni grande elettore è autonomo, ma i macrogruppi votano in maniera simile. Vale quindi la pena di andare a vedere cosa può succedere dal 24 gennaio in poi. E potete anche ‘giocare’ con il simulatore, cliccando sui vari gruppi e cambiandone l’orientamento di voto. Per fare la vostra maggioranza, per vedere chi è necessario e chi no. Buono studio!

La divisione dei grandi elettori nelle simulazioni è fatta non soltanto in base ai gruppi politici di appartenenza. Abbiamo provato a dividere l’emiciclo in “tribù”, in macrocorrenti interne ai principali partiti. Nel Pd, ad esempio, abbiamo indicato la Tendenza Letta: un segmento che comprende l’ala del partito più propensa all’accordo con i 5S. Racchiude i parlamentari vicini al segretario, gli orlandiani, gli eletti di Areadem (Franceschini), gli ex zingarettiani e gli esponenti della sinistra. In Base riformista abbiamo invece collocato gli esponenti del Pd che fanno parte della corrente fondata da Guerini e Lotti, più altri ex renziani che siedono in Parlamento. Fluida anche la situazione dei 5 Stelle. Abbiamo diviso la rappresentanza parlamentare in tre parti: i Contiani, ovvero i parlamentari di stretta osservanza del nuovo leader; i Dimaiani, cioè i deputati e i senatori legati al ministro degli Esteri. E poi la Terza via, gli eletti 5S in posizione più autonoma. Nel centrodestra, una distinzione è presente all’interno di Forza Italia: da una parte i Lealisti, i forzisti più legati al centrodestra e al patto con la Lega; dall’altra i Riformisti, la corrente dei ministri che si oppone alla prospettiva sovranista.

→ Analisi e simulazioni a cura di Emanuele Lauria
NOTA

Nel simulatore troverete al momento 1008 grandi elettori invece di 1009 come dovrebbe essere, perché un seggio parlamentare al momento è vacante e sarà riempito dall'elezione suppletiva nel Collegio Roma 1