Primule rosse: i 10 latitanti rimasti più a lungo nell'ombra

Nascosti per decenni, alcuni dall'altra parte del mondo, altri nelle loro vecchie abitazioni. Da Totò Riina a Matteo Messina Denaro: ecco chi sono i super ricercati “di massima pericolosità” che hanno fatto perdere le loro tracce

di Chiara Nardinocchi

Matteo Messina Denaro

Latitante dal 1993 al 2023. Il capomafia di Trapani è stato condannato all'ergastolo per numerosi omicidi: il più celebre quello del piccolo Giuseppe Di Matteo strangolato e sciolto nell'acido dopo quasi due anni di prigionia

Giuseppe Giorgi

Latitante dal 1994 al 2017. Ricercato per omicidio e traffico di droga e armi, "U capra" è rimasto nell'ombra per 23 anni fino al blitz nel rifugio bunker a San Luca, in provincia di Reggio Calabria. Considerato uno dei latitanti più pericolosi d'Italia, era al vertice della famiglia Romeo "Staccu"

Ernesto Fazzalari

Latitante dal 1996 al 2016. Considerato il più ricercato d’Italia dopo Matteo Messina Denaro, il boss della 'ndrangheta è stato catturato dopo 20 anni nelle campagne di Molochio, sull'Aspromonte. Accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi

Pasquale Scotti

Latitante dal 1984 al 2016. 'Pasqualino 'o collier' è stato il braccio destro di Raffaele Cutolo ed è stato estradato dal Brasile. Deve scontare due condanne per omicidio. Era considerato uno degli esponenti più temibili della "Nuova camorra organizzata"

Domenico Condello

Latitante dal 1990 al 2012. "Micu u Pacciu" (Domenico il pazzo), cugino del superboss Pasquale Condello, deve scontare un ergastolo per associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione e omicidio

Vito Roberto Palazzolo

Latitante dal 1986 al 2012. Dopo un periodo al 41 bis, nel 2019 il tesoriere di Riina e Provenzano ha ottenuto l'affidamento ai servizi sociali. Molto attivo negli anni '80 e '90 nel riciclaggio di enormi somme di denaro provenienti dal traffico di droga. Sembra che negli anni abbia costruito un impero finanziario in Sudafrica

Salvatore Lo Piccolo

Latitante dal 1983 al 2007. Capomandamento di San Lorenzo a Palermo, ne gestiva il traffico di droga. Condannato a due ergastoli, uno in contumacia e uno nel 2014 per l'omicidio del maresciallo Calogero Bona. Arrestato dopo 25 anni di latitanza assieme al figlio Sandro

Bernardo Provenzano

Latitante dal 1963 al 2006. "U Porcu" o "Zu Binnu", è stato a capo di Cosa Nostra negli anni '90. Condannato in contumacia per tre ergastoli, vanta la latitanza più lunga nella storia della giustizia italiana. Arrestato nel 2006 in un covo spartano vicino alla sua città natale Corleone, è morto nel 2016

Andrea Ghira

Latitante dal 1976 al 1994. Condannato all'ergastolo nel 1976 per l'omicidio del Circeo pochi mesi dopo aver finito di scontare la reclusione per rapina e violazione di domicilio. Ha passato gran parte della sua latitanza nella legione straniera spagnola. Incerta la data della sua morte nel 1994 per overdose, nel 2005 ulteriori indagini ne hanno confermato il decesso

Salvatore Riina

Latitante dal 1969 al 1993. Noto come "Il capo dei capi", è ritenuto l'esponente più potente di sempre della mafia. Arrestato a pochi metri dalla sua abitazione, il boss è stato la mente dei fatti più sanguinari di mezzo secolo. Condannato a 26 ergastoli, è morto nel 2017 e seppellito nel cimitero di Corleone

Di Chiara Nardinocchi

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