I personaggi e le incarnazioni che hanno saputo raccontare un'epoca e un Paese
I suoi personaggi hanno raccontato vizi, nevrosi, difetti e virtù di una nazione. Tra i più grandi attori della Commedia all'italiana: il viso di Alberto Sordi ha saputo raccontare, come pochi, un Paese che stava cambiando
Federico Fellini
1953
Lo abbiamo conosciuto come Alberto, il giovane indolente che nei “Vitelloni” si faceva beffe dei lavoratori
Steno
1954
In un “Americano a Roma” è Ferdinando Meliconi, il ragazzo così conquistato dallo stile di vita americano, da diventare la grottesca caricatura dell'americanizzazione della nostra società
Mario Monicelli
1959
Nella “Grande Guerra” è Oreste Jacovacci, un romano più interessato a uscire indenne dalla guerra, che al patriottismo. Diventerà un eroe, suo malgrado, dopo aver reagito con dignità all’arroganza di un ufficiale austriaco
Luigi Zampa
1960
E come dimenticare Otello Celletti, il disoccupato che diventa vigile e utilizza il potere per vendicarsi dei tanti sfottò subiti?
Luigi Zampa
1968
Scommettiamo che non avete scordato nemmeno Guido Tersilli, il giovane medico arrivista che per aumentare il numero di pazienti e fare carriera, non esita a ricorrere a stratagemmi e furbizie di ogni tipo
Mario Monicelli
1977
Nel film di Mario Monicelli è Giovanni Vivaldi, un padre che cerca ad ogni costo di raccomandare il figlio per un posto al Ministero. Nel farlo renderà evidenti lo squallore e i fantasmi della piccola borghesia del tempo
Mario Monicelli
1981
Con Onofrio del Grillo incarna la maschera ribelle di un aristocratico romano disposto a irridere ogni cosa. Ribelle, ma reazionario, Onofrio è immune ai cambiamenti politici e sociali che agitano il suo tempo
“È stato l'attore più grande, ma è stato soprattutto uno straordinario autore, l'artefice del suo personaggio, con cui ha attraversato più di 50 anni di storia italiana.”
Mario Monicelli