Erano le 11.36 del 14 agosto 2018, su Genova pioveva fortissimo, non sembrava estate, ma una giornata autunnale. Che di colpo è diventata drammatica: «Oh, mio Dio! È crollato il ponte Morandi», e ha portato via la vita di 43 persone. È per non dimenticarle che dopo un anno raccontiamo tutto quello che è successo da allora.
Verso la ricostruzione
Un anno dopo, il ponte Morandi è un ricordo doloroso, una valle divisa e una montagna di macerie da rimuovere. Ma una colonna sta crescendo, nel vuoto lasciato dal crollo: la prima pila del nuovo viadotto, che porta la firma di Renzo Piano. Serviranno altri mesi prima di rivedere le auto sul viadotto a ricucire l’autostrada spezzata. Ma la ricostruzione di Genova è iniziata.
La videostoria
Un anno che ha segnato Genova per sempre: in questo videoracconto sono raccolte tutte le tappe della vicenda, dal giorno del cedimento del viadotto al 28 giugno 2019, quando i resti del ponte sono stati demoliti con la dinamite. Un racconto attraverso le immagini girate dai videomaker, con le testimonianze di chi c'era, degli sfollati, e di chi ha vissuto e continua a vivere una delle più grandi tragedie nella storia della Superba.
Le vittime del Morandi
Il 14 agosto 2018 sul ponte Morandi passavano famiglie dirette verso le località di villeggiatura, coppie, turisti e lavoratori. Poi, improvvisamente, il crollo, le auto e i camion che precipitano giù. Moriranno in 43.
Leggi le storie
Un anno dopo: il ricordo di Henry Diaz
Emmanuel Diaz ricorda il fratello maggiore Henry, una delle 43 vittime del crollo: “Era una persona magnifica, umano e allegro, nonostante tutte le battaglie che ha dovuto affrontare non ha mai smesso di sorridere”. La famiglia, radicata a Uscio, era arrivata in Italia dalla Colombia dopo l’assassinio del padre.
Lara e la sua vita senza Luigi
«La sensazione di vuoto è grande. Mi sento come se mancasse una parte di me. Luigi non era solo un marito: era il padre dei miei bambini ma anche un amico, un confidente, un compagno, un consigliere. Non è facile andare avanti», il racconto di Lara Spezie che nel crollo ha perso il marito Luigi Matti Altadonna.
Com'era e come sarà
Il ponte Morandi ha attraversato il Polcevera per oltre 50 anni: ogni giorno, centinaia di auto, moto, camion e pullman lo percorrevano per andare da un punto all’altro di Genova. Fino alla mattina del 14 agosto 2018: nelle immagini, com’era il viadotto, il “buco” provocato dal crollo, le “pile” e i “monconi” rimasti in piedi, il panorama “vuoto” dopo la demolizione con l’esplosivo e il futuro aspetto dell’infrastruttura progettata da Renzo Piano.
Il numero speciale del Secolo XIX dedicato all’anniversario
Nel primo anniversario del crollo del Morandi, il numero del Decimonono del 14 agosto 2019 esce sotto la direzione di Renzo Piano. È un giorno in cui il dolore del ricordo si fonde con la voglia di riscatto: la foto di copertina li simboleggia entrambi. Passare sull'immagine per ingrandirla

Ricostruzione: la timeline delle promesse
Dalla mattina del 14 agosto 2018, Il Secolo XIX ha seguito la cronaca di queste giornate terribili e difficilissime per Genova: ecco tutte le dichiarazioni, gli impegni e le promesse sulla ricostruzione del ponte che sostituirà il Morandi, tra cui quelle irrealizzabili e quelle che alla fine non sono state mantenute.
La sequenza degli eventi: dal crollo alla demolizione
Dalla costruzione del ponte alla distruzione con l’esplosivo dei resti del moncone Est, avvenuta il 28 giugno 2019, dal giorno del crollo fino all’avvio dei lavori di demolizione e di quelli di ricostruzione: ecco le tappe fondamentali della storia del viadotto progettato dall’ingegner Riccardo Morandi e realizzato fra il 1963 e il 1967.
I dieci video simbolo
Dall'urlo straziante «oh mio Dio, oh mio Dio» della prima persona che ha visto crollare il viadotto fino alle ultime immagini inedite del cedimento, rese pubbliche a inizio luglio: fra gli oltre 400 video sul ponte Morandi pubblicati in questi 12 mesi eccone 10, per ricordare che cos’è successo, le storie di chi non c’è più, di chi è sopravvissuto e di chi sta cercando di ripartire e andare avanti.
Le voci dei genovesi
I volti, i racconti e le voci dei cittadini, 12 mesi dopo il crollo del viadotto che ha stravolto l'intera città: "Genova ha sofferto tanto ma si sta riprendendo". Per alcuni "tornerà più forte di prima", ma c'è anche chi lamenta i ritardi nei lavori e le troppe promesse non mantenute.
I racconti dei soccorritori
I volontari e responsabili dell'Anpas Liguria ricordano il loro 14 agosto in prima linea per l'emergenza sanitaria e per allestire il campo di prima assistenza: "L'aspetto positivo è stata la sinergia tra di noi e il calore delle persone".
Le testimonianze dei vigili del Fuoco
Il racconto delle drammatiche ore del 14 agosto 2018 nei ricordi di 2 pompieri genovesi, tra i primi ad arrivare sul posto: “Resta la memoria di un grande intervento, nella mia città, e dell’amicizia con le persone che ho tratto in salvo”. Vi sentite eroi? “No, mi sento un vigile del Fuoco".
Certosa, un quartiere che deve rinascere
Viaggio nel “quartiere del ponte”, fra la rabbia e la speranza degli abitanti che continuano a credere in un futuro migliore. Tra loro anche la signora Erminia, sfollata, che ha iniziato una nuova vita in una casa messa a disposizione dalle Istituzioni.